Le terme Achilliane sono uno degli edifici più significati di età romano-imperiale a Catania. Nel XVI sec. ne aveva già confermato l'esistenza l'erudito Toammaso Fazello che scriveva nei suoi testi la presenza delle terme sotterranee sotto la chiesa di Sant'Agata.
Il monumento venne scavato nel settecento da Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari che nel suo libro "viaggio per tutte le antichità della Sicilia" ricorda di aver liberato il monumento della terra che si era accumulata dopo il terremoto del 1693, individuandone soltanto una parte del complesso termale.
Oggi è possibile visitare la sala centrale a pianta rettangolare con quattro pilastri su cui si impostano le volte. Al centro dell'ambiente si trova una vasca rivestita in marmo.