Villapriolo, piccolo paese museo, alcune case sono state adattate a museo, e all'interno sono state allestite ricostruzioni degli usi e costumi dell'epoca in cui erano ancora in funzione le miniere di zolfo. Si può visitare la casa del contadino e dello zolfataio, la casa dell’emigrante, la bottega del ciabattino, la casa del grano che custodisce un'antica trebbia del 1937 e la tipica casa del contadino, una abitazione dell’800, per arrivare alla stalla e al palmento che si apre su un panorama che si affaccia sotto le pendici del paese e da cui si scorge un vecchio mulino ad acqua. La casa del lavoratore giornaliero, "u iurnataru", è allestita nella casa più antica del centro abitato che risale al 1876. Il lavoratore giornaliero non possedeva terreno e non aveva un lavoro fisso; ogni mattina si recava in piazza in attesa di essere assunto a tempo determinato dai mezzadri. La casa dello zolfataio custodisce svariati e interessanti cimeli, tra cui una cassaforte in ferro utilizzata dal proprietario della miniera per custodire i soldi e un piccolo libretto contabile del 1937 che reca sulla copertina a dicitura "settimanale"; qui venivano registrati i nomi dei minatori, i giorni e gli orari delle prestazioni lavorative, la contabilità per ciascuno di essi e il relativo punteggio di produttività. Si possono ammirare anche i tipici "firlizi" antiche sedie, che alcuni anziani realizzano tuttora. "Quando ce la passavamo male, queste erano le sedie" (cit. di un anziano del paese).
Potrete visitare la “casa del grano” e il suo carretto siciliano con i suoi pregevoli dipinti cavallereschi; la “casa du miricanu” emigrante dello zolfatoio, la “bottega del ciabattino”, il calzolaio; la tipica ”casa del contadino”, il "baglio del grano" dove potrete ammirare un trattore con la trebbia per il grano e un vecchio forno dell'800, il “bevaio in pietra di Cuto”, la “vallata dei mulini con i suoi lavatoi” e il monte Altesina.
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